E’ stata l’estate delle grandi suggestioni in panchina, da Mihajlovic a Sampaoli, passando per Prandelli e Ventura, fino all’utimo umiliante capitolo del forfait di Bielsa. Doveva essere l’anno della “rivoluzione Lazio”, Jardel, Caio, Valencia e chi più ne ha più ne metta. Doveva essere ristrutturata questa squadra dopo i grandi addii di Klose, Mauri e Candreva. Invece tutto si conclude così, senza sorpresa finale e con all’attivo un solo grande colpo portato a Formello: Ciro Immobile.

La società ha scelto di continuare con la filosofia delle giovani scommesse, calciatori di belle speranze, forse ancora acerbi per i grandi debutti, così come fu per l’invisibile Morrison, il nebuloso Kishna e Patric che esordì dopo quasi un anno vissuto in incognito. 

 

A disfare le valigie a Formello sono stati Luis Alberto, scelta fatta da Tare e difficile da prendere in considerazione viste le  esperienze poco positive, Leitner dal vivaio del Birussia Dortmund, Wallace che non ha fatto un esordio col botto a Bergamo ma si dice abbia ampi margini di crescita,Bastos e Lukaku che ad oggi sembrano convincenti e Ciro Immobile, unico nome altisonante in cerca di riscatto e che è piaciuto a tutti.

 

A questa “nuova Lazio” di cui tanto era stata fatta propaganda nei mesi estivi, sarebbe servito altro ancora per farla risorgere del tutto; non solo blindare Biglia e portare un centravanti di livello, ma andare a cercare un portiere valido perchè vista la partenza del poco talentuoso Berisha, è rimasto solo Vargic. Un attaccante che nel caso avrebbe potuto fare da sostituto ad Immobile, Dio non voglia gli prenda un raffreddore e l’alternativa sarebbe Djordjevic che si è dimostrato nel tempo inadatto.

 

Noi questa nuova Lazio non la vediamo ancora, anche se il disfattismo adesso non è la migliore delle cose. Pirotecnica a Bergamo e sorprendente contro la Juventus, ma il campionato è lungo per tirare le somme. L’obiettivo è quello di tornare in Europa e chissà forse verrà centrato, però in questo inizio di pochissime certezze, ve ne è una soltanto: la Lazio avrebbe meritato, come merita da anni, un mercato migliore!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *